La grande testimonianza di vita resa ai genitori dal piccolo di 7 anni sconfitto dalla sindrome di Tay Sachs: “Mio figlio è vivo e fortemente presente tra tutti noi. Lo sta dimostrando con gli arcobaleni, con l’aurora boreale, con le nuvole iridescenti”
TERAMO – E’ sempre vivo in tutti noi il dolore per la morte del piccolo Giorgio Pompilii, il dolcissimo bimbo di appena 7 anni, che ha combattuto a lungo, nonostante il destino segnato, con la sindrome di Tay Sachs, malattia neurodegenerativa rarissima. Sui social, tra la gente, si susseguono le testimonianze di affetto e vicinanza alla famiglia, ai suoi splendidi genitori Paolo e Manuela, e il senso di amarezza e ingiustizia pervade ciascuno di noi. Non solo chi è genitore può immaginare il vuoto e il senso di solitudine che una perdita così importante può lasciare dentro una mamma e un papà. Ma è altrettanto sorprendente come proprio loro, in questo particolare momento di dolorosa intimità, infondano negli altri una gran dose di coraggio e di ottimismo per l’esempio che Giorgetto ha dato a tutti.
La testimonianza di mamma Manuela è, in questo senso, esemplare. Ha voluto ringraziare chi è stato vicino alla sua famiglia – e molti hanno accompagnato anche gli ultimi periodi di vita del piccolo ‘re Giorgio’, come i genitori lo avevano ribattezzato -, offrendo il suo commento sui social alla notizia, una di quelle che non si vorrebbe mai scrivere nella vita, che emmelle.it aveva pubblicato. La riportiamo perchè crediamo sia ricchissima di significato e renda indelebile il ricordo di questo piccolo angelo.
“Per comprendere pienamente il dono della vita bisogna passare attraverso la sofferenza – scrive mamma Manuela -. Siamo abituati a correre, per lavoro, per carriera, per accumulare ricchezze e quasi mai ci fermiamo a goderci il presente.Ci lamentiamo sempre x ciò che non abbiamo e dimentichiamo ciò è con noi: la vita, la salute, una famiglia, dei cari. Tutto troppo scontato, tutto dovuto ma non è così. Il valore delle cose lo capisci nella mancanza. Questo piccolo eroe nonostante una malattia altamente invalidante non ha smesso di sorridere. Ci ha donato amore, tanto , immenso. La pace che regna nel mio cuore dopo una tragedia simile è innaturale, non terrena. Mio figlio mi ha fatto la grazia della serenità e della consapevolezza che non è morto ma vivo e fortemente presente tra tutti noi. Lo sta dimostrando con gli arcobaleni, con l’aurora boreale, con le nuvole iridescenti. Tutti quelli che hanno avuto il piacere di conoscere Giorgetto sono stati toccati nel cuore. Ha dato a tutti una immensa lezione di vita. Era destinato a cose più grandi e per poter far breccia nei cuori di tutti ha dovuto testimoniare che si può ringraziare la vita anche se si sta attraversando l’inferno. Un messaggio immenso da piccolo ometto di soli 7 anni. Davanti alle sofferenze prendete esempio da lui e lottate con coraggio, determinazione e sempre con un dolce sorriso e una parola buona per tutti, perché l’amore produce Amore. Grazie a tutti voi, Re Giorgio veglia su Teramo. Onorata di essere la sua mamma“.